Un sistema politico che tutela le minoranze, e quindi la rappresentatività dell’elettorato, è necessario per una democrazia sana ed efficiente. Lo ha sottolineato a Trieste il Presidente della Repubblica, commentando così il tema delle riforme che il governo sta portando avanti proprio a partire dal premierato, che modificherebbe in modo netto il funzionamento della nostra Repubblica. Un monito che non posso che condividere e rilanciare: la riforma del premierato rischia infatti di sconvolgere quei delicati equilibri fra poteri costruiti tanto magistralmente nella nostra Costituzione, tutto in nome di una maggiore governabilità, necessaria, certo, ma non a tal punto da snaturare un sistema nato dall’esperienza del fascismo e capace di dare giusto spazio a tutte le voci che compongono la nostra società. Un elemento irrinunciabile di democrazia che questa riforma, scritta in fretta e furia, rischia di danneggiare in modo irreversibile.