Un pezzo alla volta, la Rai meloniana sta perdendo tutti i suoi talenti di maggior valore. Prima un signore della cultura come Augias, poi un conduttore amato come Fazio, ora persino il popolarissimo Amadeus: che ha guidato Sanremo ai successi delle ultime edizioni, e non sembra esattamente un pericoloso rivoluzionario.
Che succede? A destra dicono: niente. Però, delle due l’una: o si vuole impoverire la tv pubblica, cosa che avvantaggerebbe i privati a partire da Mediaset; o a furia di fare pressioni, di raccomandare il cantante vicino alla Lega o a FdI, di minare quell’altro perché troppo di sinistra, il risultato è che è ci perdiamo tutti. La Rai, la cultura, il pluralismo.