Negli ultimi 5 anni il progetto vicentino sul passaggio della TAV non ha risolto i nodi che dovevano essere definiti, ha solo aumentato costi, cantieri e impatti.
Il rischio è che al territorio ora vengano imposte da Roma soluzioni affrettate, vista anche la nuova scadenza che l’Europa sta proponendo per la fine dei cantieri sulla tratta veneta.
L’amministrazione Rucco evidentemente lo ignora, ma pochi giorni fa la Commissione Trasporti del Parlamento Europeo ha approvato all’unanimità la revisione dei corridoi europei della rete centrale dei trasporti ferroviari: la tratta tra Verona, Padova e Vicenza, facendo parte della rete centrale, dovrà essere completata entro il 31 dicembre 2030. Ben prima del termine cantieri ipotizzato dal nuovo progetto di TAV a Vicenza.
Ecco perché dico che è grave aver perso questi 5 anni senza decidere niente, e che di tempo da perdere ora non ce n’è più.