Una notizia orribile: il dissidente leader dell’opposizione russa Alexei Navalny è morto in prigione a 47 anni, nella colonia carceraria artica dove stava scontando una lunghissima pena. La sua colpa? Reclamare la democrazia in Russia.
Evitiamo di prenderci in giro con le spiegazioni della propaganda ufficiale e riconosciamo l’ovvia verità: Navalny è una vittima del regime di Putin, che ha combattuto con un coraggio eccezionale per tutti gli ultimi anni. Lo ha combattuto a testa alta, con passione, con una fermezza incrollabile, e anche con lo strumento che forse più di tutti la dittatura putiniana temeva: l’ironia. Lo ricorderemo.