L’Europa sta scivolando a destra: e non quella dei conservatori del Partito Popolare, ma quella preoccupante delle formazioni estremistiche in Francia, Germania, Austria, Belgio… Intendiamoci: l’ottimo risultato del PD in Italia, e la sostanziale tenuta del blocco che governa l’Europa (PPE, Socialisti, Liberali), permettono di tirare un sospiro di sollievo.
Ma il problema è reale. Nel prossimo Parlamento Europeo si moltiplicheranno le forze anti-europee, sovraniste, nazionaliste, a volte apertamente xenofobe. Forze che vogliono farci tornare indietro, che predicano la chiusura e l’egoismo, tra paure e nostalgia. Un po’ lo stesso fenomeno che ha alimentato, in Italia, il successo della candidatura di Vannacci: il più votato nelle liste di una Lega sempre meno “autonomista” e sempre più radicalmente reazionaria.
Ecco, di fronte a questo pericolo quello che spaventa ancora di più è l’indifferenza di troppi europei: meno della metà gli italiani si sono recati alle urne, e così in tanti altri Paesi. Come se fossero temi lontani… mentre invece sono scelte che determinano il nostro stesso futuro.