Le notizie che riguardano alcuni agenti della questura di Verona sono agghiaccianti, a dir poco: se venissero confermate si tratterebbe di abusi gravissimi, che richiedono sanzioni commisurate. Lo voglio dire con chiarezza: è inaccettabile che chi ha scelto di indossare la divisa la macchi e la disonori così, compiendo azioni che il giudice individua di fatto come forme di tortura ai danni di persone arrestate. Crimini – commessi da chi ha giurato di combatterli.
Allo stesso tempo è un segnale positivo e incoraggiante che a portare alla luce questi fatti sia stata proprio una meticolosa azione della polizia di Verona, a ribadire che la condotta inaccettabile di poche mele marce non deve compromettere la fiducia nelle forze dell’ordine.
Però c’è un principio su cui non si può derogare, e lo dico anche come europarlamentare veneto: lo stato di diritto serve a difendere il cittadino dal rischio di abusi di potere. Chi sceglie di servire lo Stato deve sempre, sempre, ricordare questo: che è appunto un servitore delle istituzioni, delle sue leggi, dei cittadini.