“Le concessioni per le spiagge italiane non possono essere rinnovate automaticamente ma devono essere oggetto di una procedura di selezione imparziale e trasparente”.
Lo ha stabilito la Corte di giustizia Europea, disponendo la disapplicazione delle norme nazionali in contrasto con le direttive europee.
La palla torna quindi ancora una volta in mano al governo italiano, ed era prevedibile. È tempo di mettere a gara nuovamente le concessioni, che generano miliardi per i privati e poco o nulla per lo Stato. Il governo agisca e risolva quanto prima la questione in modo serio e concreto.