L’allarme lanciato da Don Ciotti sul rischio che il Ponte sullo Stretto rafforzi la collaborazione fra le mafie è assolutamente legittimo. E sorprende la violenta polemica messa in piedi da Matteo Salvini, che ha invitato il patron di Libera a “espatriare”.
Don Ciotti si occupa di mafia da anni, con iniziative importantissime per la lotta alla criminalità organizzata e il ripristino della legalità. Se parla di mafia non è per fare allarmismo, ma per mettere in guardia sui rischi che un’opera imponente come il Ponte sullo Stretto potrebbe portarsi dietro.
Per questo bisognerebbe ascoltarlo: le sue parole, per chi si occupa della cosa pubblica, dovrebbero essere preziose. Qualcuno lo spieghi al ministro delle infrastrutture.