La destra italiana si divide, e platealmente, sulle alleanze europee e sul futuro dell’Europa. Con un litigio pesante tra Tajani e Salvini.
Sorpresa? Non proprio, visto che i tre partiti della maggioranza Meloni sono collocati in tre diversi gruppi europei.
Salvini propone di andare tutti insieme. Tajani gli risponde che con estremisti e antieuropeisti – alleati della Lega – mai. Salvini tira dritto.
Ma non è un bisticcio estivo: è il segno di una frattura reale e più profonda, che fin qui Meloni è stata abile a nascondere ma che esiste e si fa sentire. Quella tra chi crede nell’Europa, e chi la vuole distruggere col mito velenoso degli stati nazionali, uno contro l’altro armati. Per questo le prossime elezioni europee saranno davvero decisive: si sceglierà il futuro dell’Unione e non possiamo tirarci indietro.