Inquinamento e crisi climatica non hanno solo un effetto devastante sull’ambiente, la biodiversità, la qualità della vita. Ce l’hanno anche sull’economia. I dati Censis lo mostrano: anche concentrandoci solo sui costi di ripristino dopo emergenze naturali e ignorando il prezzo di vite umane e sofferenze, tra il 1980 e il 2022 i soli effetti della crisi climatica hanno richiesto una spesa complessiva di 111 miliardi di euro. Tra alluvioni, ondate di calore, precipitazioni, siccità, incendi. Attenzione: non in tutto il mondo, nella sola Italia! 111 miliardi: il valore di diverse Finanziarie. E a pagare il conto più salato sono le piccole medie imprese.
Ecco perché è importante agire. Ed ecco perché è importante l’azione che la città di Vicenza ha avviato assieme ad altri capoluoghi di provincia sull’asse “autostradale”: Padova, Verona, Brescia, Bergamo. La Pianura Padana soffre, sempre di più. Solo un’azione coordinata e congiunta, che metta insieme territori diversi, può avere efficacia. Dovrebbero essere le regioni, magari con la spinta del governo, a fare questo coordinamento: in loro assenza, ben venga l’iniziativa dei sindaci!