Dobbiamo smettere di trattare il tema migranti con la logica dell’emergenza e riaffermare con forza quella, più razionale, dell’integrazione.
Il governo, perseguendo una strada propagandistica, finisce per peggiorare il problema che dice di voler risolvere. Non ha senso condannare all’illegalità profughi che stanno già lavorando e si stanno integrando.
Va migliorata invece un’accoglienza basata sulla formazione anche in raccordo con il mondo dell’impresa e del lavoro, che ha bisogno di decine di migliaia di stranieri per integrare la manodopera italiana in diminuzione.
Ho parlato di questi temi in un’intervista su Il Giornale di Vicenza di domenica.