Fanno impressione i dati presentati dai sindacati degli agenti di polizia penitenziaria dopo la protesta di alcuni detenuti nel carcere di Vicenza, che sabato si sono issati sul tetto della struttura. Il Sappe, il sindacato autonomo della polizia penitenziaria, lancia l’allarme su tre fronti: sovraffollamento, personale insufficiente, mezzi inadeguati a tutelare gli operatori.
D’altra parte i numeri non mentono: il carcere di San Pio X dovrebbe ospitare al massimo 276 detenuti, ma sono 365. Gli agenti per converso sono significativamente meno di quelli previsti. Stessa musica a livello regionale: il tasso di affollamento dei 9 penitenziari veneti è del 128%.
Il governo ha il preciso dovere di intervenire. Gli operatori carcerari scontano condizioni di lavoro sempre più difficoltose, di insufficiente sicurezza personale e professionale. Ma occorre pensare anche ai diritti dei detenuti, con un sovraffollamento che le nuove temperature estive rende ancora più pericoloso e umanamente inaccettabile.