Con il voto di ieri sul fine-vita, in Regione Veneto si è aperto il dopo Zaia. Lo dimostra lo sgretolamento della destra al momento di votare.
Eppure, doveva immaginarselo Zaia, che tensioni ideologiche e elettorali avrebbero fatto saltare tutto. Se davvero avesse voluto assicurare una normativa su un tema così delicato e di sofferenza, avrebbe dovuto confrontarsi e discutere con i suoi per convincerli o trovare una posizione di sintesi. Invece si è chiuso nei suoi palazzi, limitandosi a interventi da esterno, come se non stesse a lui affrontare la questione. Insomma, Zaia ha preferito far finta di niente. Così facendo però ha perso il sostegno della sua maggioranza.