Trovo assolutamente inadeguata la proposta di creare dei maxi-hub provinciali per l’accoglienza dei migranti lanciata da Mario Conte, presidente ANCI Veneto e sindaco di Treviso.
Quali risultati porterebbe questa soluzione, se non quello di ammassare le persone in un unico luogo, rischiando di creare situazioni di difficoltà e disagio sociale difficilmente gestibili?
Non sarebbe forse più opportuno uscire dalla logica emergenziale per creare percorsi di accoglienza capaci di garantire a chi arriva nel nostro Paese opportunità di lavoro e di vita adeguate, così da favorire l’integrazione e tutelare i cittadini, assicurando maggiore sicurezza e legalità sui territori?
Credo, anzi, sono convinto che sia questa la strada più giusta. Darebbe respiro ai nostri sindaci, lasciati troppo spesso da soli di fronte a situazioni emergenziali, garantirebbe nuova manodopera per le nostre realtà produttive, sempre più in difficoltà, e rappresenterebbe un’importante opportunità anche per quelle persone che scappano dai loro Paesi alla ricerca di una vita migliore.
Insomma, basta con lo scaricabarile: per garantire la piena integrazione dei migranti che arrivano sul nostro territorio puntiamo su un sistema di accoglienza diffusa che parta dal lavoro per garantire davvero l’integrazione.