Ieri in Commissione Agricoltura al Parlamento Europeo si votava per la Nature Restoration Law, il regolamento sulla tutela della biodiversità, per ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marine degradate dell’UE entro il 2030 e tutte le aree ritenute bisognose di ripristino entro il 2050.
Una misura fondamentale per il contrasto al cambiamento climatico, su cui però la destra ha votato contro, sostenendo che il raggiungimento degli obiettivi sottrarrà terra agli agricoltori e minerà la sicurezza alimentare.
Ma se è vero che sostenibilità ambientale e economica devono andare di pari passo, il futuro del pianeta passa anche e soprattutto dalla nostra capacità di tutelare la biodiversità e l’ambiente che ci circonda, in un ottica green e sostenibile. Ed è adesso il momento di agire, prima che sia troppo tardi.