Il 10 marzo è stata approvata all’unanimità dalla Commissione Ambiente la proposta sul Dossier Batterie, che ho avuto l’onore di presentare come relatore. È stato il primo dossier che ho preso in mano una volta entrato al Parlamento Europeo ed è il primo traguardo raggiunto. Un traguardo storico, fondamentale per agevolare la transizione energetica europea in una logica di sostenibilità e salvaguardia della salute.
L’Europa avrà le batterie più sostenibili al mondo.
Quando il regolamento diventerà efficace, l’Europa avrà le batterie più sostenibili a livello globale. Perché delle batterie in uso in Europa sarà regolato l’intero ciclo di vita, dalla produzione allo smaltimento. Perché si andranno a rafforzare rapidamente gli elementi del riciclo. Perché si darà vita a una forma di economia circolare vera e propria attorno a questo comparto, evitando di ripetere gli errori del passato: quando, ad esempio, i pannelli solari sono stati incentivati nel loro acquisto ma non regolati nella produzione e nello smaltimento, finendo per beneficiare solo l’economia cinese.
Cosa cambierà con il regolamento
Il regolamento interesserà il mercato di tutte le batterie: portatili, per veicoli elettrici, industriali, di avviamento, fulminazione e accensione (SLI) e le batterie per i mezzi di trasporto leggeri (LMT, ad esempio biciclette elettriche, e-motori, e-scooter). Con conseguenze positive per tutte le categorie di utenti, da quelli industriali a quelli domestici e individuali.
Più in dettaglio, il regolamento in approvazione stabilisce i requisiti per la progettazione, l’etichettatura, l’omologazione, il fine del ciclo di vita. Ma le implicazioni non saranno solo industriali e commerciali: anche per l’utente individuale cambia molto. A partire dalla possibilità per l’utente di rimuovere da solo le batterie, che diventerà obbligatoria. Passando per una più chiara etichettatura, più trasparente e comprensibile per l’utente, con indicazioni precise su durata, performance, ricaricabilità. Fino all’ipotesi, allo studio, di caricatore unico anche per le batterie degli LMT, come già normato per i cellulari e dispositivi similari.
Tanti vantaggi per l’ambiente
L’impatto del regolamento sull’ambiente sarà forte e significativo, anche sul fronte del riciclo. A partire dai robusti obiettivi di raccolta dei rifiuti da batterie: il 45% entro la fine del 2023, il 63% entro la fine del 2027, il 73% entro la fine del 2030. Fino alle percentuali – giustamente sfidanti – che l’Unione fissa per il recupero di ciascuno dei componenti delle batterie.