Mi addolora molto la morte di Franco Zagari, che arrivò a Vicenza nel 2015: nel team che progettò il Parco della Pace lui portò non solo la sua statura culturale, quella del padre del paesaggismo urbano italiano, ma anche la sua grande umanità.
Ricordo una persona mite e gentile, animata da profonda passione e visione di ciò che sarebbe stato bello e utile fare in questa straordinaria opera di verde pubblico, il cui cantiere purtroppo ha rallentato negli ultimi cinque anni.
Spero che la nuova amministrazione riprenda con energia il progetto che lasciammo, perché Vicenza merita una infrastruttura naturalistica di questa grandezza e di quella qualità.